Siamo fatti di tempo. Siamo
tempo.
Se prendiamo l’essere umano, e lo portiamo ad una dimensione più semplice, togliendo tutte le sovrastrutture che la società ed il pensiero ci impongono, cosa ci resta? Cos’è l’uomo? E’ un animale dal tempo determinato. Un essere che ha un inizio ed una fine già prestabiliti.
tempo.
Se prendiamo l’essere umano, e lo portiamo ad una dimensione più semplice, togliendo tutte le sovrastrutture che la società ed il pensiero ci impongono, cosa ci resta? Cos’è l’uomo? E’ un animale dal tempo determinato. Un essere che ha un inizio ed una fine già prestabiliti.
Siamo tempo perché noi uomini
siamo qui di passaggio, e per ognuno di noi c’è un tempo già determinato di
permanenza su questa terra.
siamo qui di passaggio, e per ognuno di noi c’è un tempo già determinato di
permanenza su questa terra.
Ed è quindi il tempo ciò di cui
siamo fatti, ciò che inseguiamo, ciò che alla fine ci raggiunge e ci termina.
Se da un lato siamo però esseri “terminati”, dall’altro, in noi alberga un istinto di
protezione, quello che alla fine ci fa vivere ogni giorno, e da un senso alla
nostra vita, ovvero una parvenza di “immortalità”, immortalità qui intesa come
l’incoscienza o non accettazione che la morte è sempre dietro l’angolo ad
attenderci.
siamo fatti, ciò che inseguiamo, ciò che alla fine ci raggiunge e ci termina.
Se da un lato siamo però esseri “terminati”, dall’altro, in noi alberga un istinto di
protezione, quello che alla fine ci fa vivere ogni giorno, e da un senso alla
nostra vita, ovvero una parvenza di “immortalità”, immortalità qui intesa come
l’incoscienza o non accettazione che la morte è sempre dietro l’angolo ad
attenderci.
Per questo amiamo intraprendere
ogni genere di impresa, forse perché vediamo il momento della nostra fine come
qualcosa che mai arriverà, ma che pure è sempre presente.
Questo genera un paradosso, cioè il fatto che esseri finiti, vivano un’esistenza senza tempo, portandoci di fatto a sprecare il nostro tempo.
ogni genere di impresa, forse perché vediamo il momento della nostra fine come
qualcosa che mai arriverà, ma che pure è sempre presente.
Questo genera un paradosso, cioè il fatto che esseri finiti, vivano un’esistenza senza tempo, portandoci di fatto a sprecare il nostro tempo.
Del resto, se non ci fosse questo
istinto di sopravvivenza, molte azioni risulterebbero vane, e vivremmo
dell’accidia, perché avremmo compreso che ogni nostro sforzo, slancio, attimo
triste o felice, si perderà nel tempo.
istinto di sopravvivenza, molte azioni risulterebbero vane, e vivremmo
dell’accidia, perché avremmo compreso che ogni nostro sforzo, slancio, attimo
triste o felice, si perderà nel tempo.
Ed è al nostro tempo che noi non
riusciamo a dare valore, non ci rendiamo conto di quanto esso poco sia, e di
quanto sia prezioso, ed è per questo motivo che tendiamo a sprecarlo,
semplicemente buttandolo o dedicandoci ad attività che probabilmente non
faremmo se solo fossimo consapevoli di noi stessi e del nostro destino.
riusciamo a dare valore, non ci rendiamo conto di quanto esso poco sia, e di
quanto sia prezioso, ed è per questo motivo che tendiamo a sprecarlo,
semplicemente buttandolo o dedicandoci ad attività che probabilmente non
faremmo se solo fossimo consapevoli di noi stessi e del nostro destino.
Rimandare e perdere tempo, sembra
l’attività migliore per un essere che alla fine, a conti fatti, ha in dotazione
pochi anni di vita.
l’attività migliore per un essere che alla fine, a conti fatti, ha in dotazione
pochi anni di vita.
La nostra fortuna, dicevo, è il
non sapere quanto durerà la nostra vita. Immaginate per un istante, se ognuno
di noi sapesse sin dalla nascita per quanti anni dovrà vivere; cosa accadrebbe?
non sapere quanto durerà la nostra vita. Immaginate per un istante, se ognuno
di noi sapesse sin dalla nascita per quanti anni dovrà vivere; cosa accadrebbe?
Sconforto? Una società che avanza
nel buio senza orientamento? Forse uomini e donne più inclini a fare ciò che
veramente vogliono, perché nessuno potrà ridargli indietro il tempo rubato?
nel buio senza orientamento? Forse uomini e donne più inclini a fare ciò che
veramente vogliono, perché nessuno potrà ridargli indietro il tempo rubato?
Non credo si possa sapere quale
sia il reale scenario. Possiamo però osservare e valutare quello odierno, cioè
di una società che pur sapendo di essere finita, vive come se il suo tempo fosse
illimitato. E non vale la vecchia frase “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”,
perché di fatto, guardandoci indietro, sono pochi i giorni veramente memorabili
della nostra esistenza, il resto è solo routine.
sia il reale scenario. Possiamo però osservare e valutare quello odierno, cioè
di una società che pur sapendo di essere finita, vive come se il suo tempo fosse
illimitato. E non vale la vecchia frase “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”,
perché di fatto, guardandoci indietro, sono pochi i giorni veramente memorabili
della nostra esistenza, il resto è solo routine.
Siamo fatti di tempo, di attimi
che dedichiamo al vivere, e che noi scegliamo di utilizzare come meglio
crediamo.
che dedichiamo al vivere, e che noi scegliamo di utilizzare come meglio
crediamo.
Ma di tutti i beni materiali ed
immateriali, credo che il tempo sia quello più prezioso. Utilizzare il proprio
tempo, per fare qualcosa che non ci piace e non vogliamo, è un atto assurdo di
autolesionismo. Sfruttare il tempo altrui, rubandogli di fatto attimi di vita,
è un crimine.
immateriali, credo che il tempo sia quello più prezioso. Utilizzare il proprio
tempo, per fare qualcosa che non ci piace e non vogliamo, è un atto assurdo di
autolesionismo. Sfruttare il tempo altrui, rubandogli di fatto attimi di vita,
è un crimine.
In amore, come in ogni altro
ambito della sfera dei rapporti umani, decidere di dare il proprio tempo ad
un’altra persona, è il gesto più altruista che si possa compiere, e per questo
va apprezzato da chi lo riceve, più di mille altre parole o gesti, perché quel
tempo che stiamo regalando o ricevendo, non tornerà indietro, e sta a noi
renderlo sacro.
ambito della sfera dei rapporti umani, decidere di dare il proprio tempo ad
un’altra persona, è il gesto più altruista che si possa compiere, e per questo
va apprezzato da chi lo riceve, più di mille altre parole o gesti, perché quel
tempo che stiamo regalando o ricevendo, non tornerà indietro, e sta a noi
renderlo sacro.
Luciano Zaami