Tutto il mondo, esiste solo nella
mia testa.
mia testa.
Dentro questa sfera di pochi
centimetri, percepisco uno spazio immenso, di cui sconosco e non intravedo i
limiti.
centimetri, percepisco uno spazio immenso, di cui sconosco e non intravedo i
limiti.
Questo finto vuoto è l’unico
contatto con ciò che mi circonda, con la terra e tutto quello che accade.
contatto con ciò che mi circonda, con la terra e tutto quello che accade.
Se per un attimo il mio cervello,
e quindi io, smettessimo di esistere, scomparirebbe anche il mondo. Buffo,
tutto tremendamente vero e quindi buffo.
e quindi io, smettessimo di esistere, scomparirebbe anche il mondo. Buffo,
tutto tremendamente vero e quindi buffo.
Dentro ogni testa esistono diverse realtà, ognuna valida
per chi la vive, ognuna falsa per chi non la sente propria.
per chi la vive, ognuna falsa per chi non la sente propria.
Percepisco, desidero, costruisco
e smonto universi, ma tutto avviene solo nella mia mente, nella mia irrealtà
quotidiana.
e smonto universi, ma tutto avviene solo nella mia mente, nella mia irrealtà
quotidiana.
Mi chiedo poi, se quello che io
vedo, sia lo stesso che vedono gli altri.
vedo, sia lo stesso che vedono gli altri.
Un volto ad esempio, lo
percepiamo tutti allo stesso modo? Credo di no, credo che il cervello focalizzi
l’attenzione su un particolare, e che poi, attorno ad esso, metta le altri
componenti, così da avere un’idea di insieme.
percepiamo tutti allo stesso modo? Credo di no, credo che il cervello focalizzi
l’attenzione su un particolare, e che poi, attorno ad esso, metta le altri
componenti, così da avere un’idea di insieme.
Ma se mi concentro sulle singole
parti, ne vedo il vuoto ed i contorni, la bellezza di prima sparisce, e rimane
il singolo pezzo.
parti, ne vedo il vuoto ed i contorni, la bellezza di prima sparisce, e rimane
il singolo pezzo.
Gli altri cosa vedono? Come
percepiscono le cose, i volti, gli oggetti?
percepiscono le cose, i volti, gli oggetti?
Qual è la vera tonalità di un
rosso? Possibile che tutti vedano la stessa cosa?
rosso? Possibile che tutti vedano la stessa cosa?
Forse, siamo troppo inquinati da
ciò che vorremmo o crediamo di vedere, e nulla è ciò che sembra, siamo lucidi
ciechi incapaci di vedere l’essenza della realtà.
ciò che vorremmo o crediamo di vedere, e nulla è ciò che sembra, siamo lucidi
ciechi incapaci di vedere l’essenza della realtà.
Il mio mondo continua a pulsare
nella mia testa, ne ho creato uno di così vaste proporzioni che adesso la
realtà mi sta stretta, mi frustra. Di notte vengo colpito da lampi ed immagini,
nulla di reale, o forse è la vera lucidità.
nella mia testa, ne ho creato uno di così vaste proporzioni che adesso la
realtà mi sta stretta, mi frustra. Di notte vengo colpito da lampi ed immagini,
nulla di reale, o forse è la vera lucidità.
Ciò che vorrei sta nei miei
sogni, in quelle immagini in cui come un puzzle creo luoghi magnifici fatti di
pura luce, e notte dopo notte, anno dopo anno, accumulo i pezzi, e creo questa
terra fantastica abitata da nessuno, cinta dal mare e colpita dal caldo.
sogni, in quelle immagini in cui come un puzzle creo luoghi magnifici fatti di
pura luce, e notte dopo notte, anno dopo anno, accumulo i pezzi, e creo questa
terra fantastica abitata da nessuno, cinta dal mare e colpita dal caldo.
Se ci pensi, nei sogni è sempre
giorno, e nei sogni non si muore mai. Quando ho un incubo, mi sveglio prima
ancora di morire, è incredibile, lo chiamano spirito di sopravvivenza. Del
resto, sognare la nostra morte, bizzarro, mai provato, mai restato a guardarmi
morire per poi gustarmi ciò che viene dopo.
giorno, e nei sogni non si muore mai. Quando ho un incubo, mi sveglio prima
ancora di morire, è incredibile, lo chiamano spirito di sopravvivenza. Del
resto, sognare la nostra morte, bizzarro, mai provato, mai restato a guardarmi
morire per poi gustarmi ciò che viene dopo.
Si dice che chi sogna di morire,
e ci riesce, nella realtà muoia davvero, bizzarro, non ho mai parlato con qualcuno
che è morto nel sonno e di conseguenza nella realtà.
e ci riesce, nella realtà muoia davvero, bizzarro, non ho mai parlato con qualcuno
che è morto nel sonno e di conseguenza nella realtà.
Però una cosa è certa, il dramma
della morte avviene per chi resta.
della morte avviene per chi resta.
C’è il dramma, il dramma dell’osservare
quell’attimo in cui qualcuno si spegne e gli altri restano li, muti, a fissarsi
negli occhi. L’atmosfera che piomba improvvisamente nel silenzio, dopo mesi di
dolore e lamenti, un vuoto irreale, ciò che resta della tempesta.
quell’attimo in cui qualcuno si spegne e gli altri restano li, muti, a fissarsi
negli occhi. L’atmosfera che piomba improvvisamente nel silenzio, dopo mesi di
dolore e lamenti, un vuoto irreale, ciò che resta della tempesta.
Si resta stupiti del silenzio
della cosa, di come forse, ci si aspettasse un botto enorme, ed invece muti, ci
si guarda in faccia, e si vede quello che accade dopo, quello che il morto
adesso ignora e non può vedere. È questo attimo di poche ore, che racchiude il
seme della follia, quel corpo spento, ed il mondo che continua a girare muto e
solo nel buio dell’universo.
della cosa, di come forse, ci si aspettasse un botto enorme, ed invece muti, ci
si guarda in faccia, e si vede quello che accade dopo, quello che il morto
adesso ignora e non può vedere. È questo attimo di poche ore, che racchiude il
seme della follia, quel corpo spento, ed il mondo che continua a girare muto e
solo nel buio dell’universo.
I parenti e gli amici sono lì,
qualcuno fa dei piccoli cenni con la testa, ed impotente e ancora incredulo,
penserà fra se e se: “peccato che lui non sia qui, avrebbe trovato molto ironico
questo momento”.
qualcuno fa dei piccoli cenni con la testa, ed impotente e ancora incredulo,
penserà fra se e se: “peccato che lui non sia qui, avrebbe trovato molto ironico
questo momento”.
Una profonda riflessione,su uno dei momenti di cui non sapremo mai parlare…..dopo.