Le marce funebri mi mettono sempre allegria, non ci posso
far nulla.
far nulla.
L’abbuffata del suono degli ottoni a cui è sottoposto un
Siciliano durante la Settimana Santa, è ciò che inserisce un nuovo tassello a
quello strano legame fra vivi e morti che abbiamo noi isolani.
Siciliano durante la Settimana Santa, è ciò che inserisce un nuovo tassello a
quello strano legame fra vivi e morti che abbiamo noi isolani.
Da sempre, fin da piccolo, per me banda musicale significava
inevitabilmente marce funebri. Ancora oggi, se sento una banda suonare un altro
genere musicale, come un marcia allegra, la cosa finisce per incuriosire le mie
orecchie.
inevitabilmente marce funebri. Ancora oggi, se sento una banda suonare un altro
genere musicale, come un marcia allegra, la cosa finisce per incuriosire le mie
orecchie.
Ricordo che la prima ed unica volta che vidi una banda di
Caltanissetta suonare un pezzo ritmato fu proprio un Giovedì Santo di tanti
anni fa, prima che iniziassero ad accompagnare uno dei gruppi sacri che
avrebbero sfilato per tutta la notte per il centro storico della città.
Caltanissetta suonare un pezzo ritmato fu proprio un Giovedì Santo di tanti
anni fa, prima che iniziassero ad accompagnare uno dei gruppi sacri che
avrebbero sfilato per tutta la notte per il centro storico della città.
Saranno state le quattro del pomeriggio, e per riscaldare
gli ottoni, decisero di lanciarsi in un pezzo swing, la cosa ai miei occhi
appariva un po’ profana, ma anche piena di fascino perché vedevo per la prima
volta che un’altra musica era possibile.
gli ottoni, decisero di lanciarsi in un pezzo swing, la cosa ai miei occhi
appariva un po’ profana, ma anche piena di fascino perché vedevo per la prima
volta che un’altra musica era possibile.
Avevo lo stesso animo di quel ragazzino cosciente di
compiere qualcosa di sbagliato ma stupito dal gusto che ne derivava.
compiere qualcosa di sbagliato ma stupito dal gusto che ne derivava.
In Sicilia, dove molte cose vanno avanti seguendo una
traccia già segnata, anche l’utilizzo delle bande sembrava a senso unico: feste
sacre in tonalità minore!
traccia già segnata, anche l’utilizzo delle bande sembrava a senso unico: feste
sacre in tonalità minore!
Per la prima volta vedevo un uso diverso di una banda
musicale. Per altri e di sicuro per i non isolani, la marcia funebre con la sua
impetuosità non era di certo l’utilizzo più usuale, eppure per noi era ed è la
norma. La bellezza di quei suoni che stordiscono, la solennità del passo
cadenzato di chi partecipa alla processione. Ogni cosa in Sicilia che è legata
ad una festa di paese, è spesso collegata al mistero della morte. Per quanto
assurdo possa sembrare, i giorni più felici della nostra infanzia, hanno come
cornice processioni, marce funebri e morti.
musicale. Per altri e di sicuro per i non isolani, la marcia funebre con la sua
impetuosità non era di certo l’utilizzo più usuale, eppure per noi era ed è la
norma. La bellezza di quei suoni che stordiscono, la solennità del passo
cadenzato di chi partecipa alla processione. Ogni cosa in Sicilia che è legata
ad una festa di paese, è spesso collegata al mistero della morte. Per quanto
assurdo possa sembrare, i giorni più felici della nostra infanzia, hanno come
cornice processioni, marce funebri e morti.
Durante i riti della Settimana Santa, sin da piccoli, siamo
abituati a vedere corpi flagellati, crocifissioni, piaghe e sangue, visi
contorti e straziati dal dolore. Eppure, nulla di questo spaventa i bambini,
ogni cosa è vista attraverso la lente della festa, e così anno dopo anno, si
collegano i momenti felici al mistero che lega l’uomo a ciò che lo attende.
abituati a vedere corpi flagellati, crocifissioni, piaghe e sangue, visi
contorti e straziati dal dolore. Eppure, nulla di questo spaventa i bambini,
ogni cosa è vista attraverso la lente della festa, e così anno dopo anno, si
collegano i momenti felici al mistero che lega l’uomo a ciò che lo attende.
Non credo esista Siciliano che non pensi costantemente alla
morte, o se questo può sembrare esagerato, possiamo dire che nel Siciliano il
concetto di morte è comunque presente.
morte, o se questo può sembrare esagerato, possiamo dire che nel Siciliano il
concetto di morte è comunque presente.
Se infatti qualcuno dovesse chiedere un’informazione certa
ad esempio su un appuntamento, orario o programma, un Siciliano risponderà che:
“di certo non c’è nulla, tranne la
morte.”
ad esempio su un appuntamento, orario o programma, un Siciliano risponderà che:
“di certo non c’è nulla, tranne la
morte.”
Di sequenza vi dirà sempre che la scelta migliore verrà
fatta al momento opportuno, il vecchio e classico “cumu veni si cunta”.
fatta al momento opportuno, il vecchio e classico “cumu veni si cunta”.
Per molti quest’ultima frase è la condanna del nostro
popolo, ovvero la mancanza di progettare o di voler pianificare qualcosa a
lunga o breve scadenza.
popolo, ovvero la mancanza di progettare o di voler pianificare qualcosa a
lunga o breve scadenza.
Un fatalismo arabo, che lascia tutto nelle mani del caso o
di Dio.
di Dio.
Non c’è Siciliano, almeno nell’entroterra, che non vivi
questa realtà. Ogni cosa verrà vista e decisa al momento opportuno, quando se
ne presenterà l’occasione, il resto sembra non avere importanza quindi non ha
tempo.
questa realtà. Ogni cosa verrà vista e decisa al momento opportuno, quando se
ne presenterà l’occasione, il resto sembra non avere importanza quindi non ha
tempo.
Tempo qui inteso come realtà, come spazio. In Sicilia il
tempo si annulla, si restringe o dilata a suo piacimento. Siamo un popolo non
adatto ad agire a breve scadenza, spesso un appuntamento od un impegno viene
rimandato il più possibile, senza mai stabilire una data, e difficilmente una
cosa verrà fatta dall’oggi al domani.
tempo si annulla, si restringe o dilata a suo piacimento. Siamo un popolo non
adatto ad agire a breve scadenza, spesso un appuntamento od un impegno viene
rimandato il più possibile, senza mai stabilire una data, e difficilmente una
cosa verrà fatta dall’oggi al domani.
Sembra che per ogni cosa ci sia tempo, e del resto, in
un’isola dove le giornate appaiono tutte uguali, un giorno vale l’altro.
un’isola dove le giornate appaiono tutte uguali, un giorno vale l’altro.